Il Teatro Comunale di Bologna ha scelto per la prima volta di avviare un nuovo percorso proprio in questa direzione, nominando Nicola Campogrande compositore in residenza per il triennio 2024-2026.
La collaborazione tra il compositore e la fondazione lirico-sinfonica felsinea culminerà nella primavera del 2026 con l’allestimento dell’opera “Olympia”, espressamente commissionata dal TCBO: «una sorprendente storia d’amore ai tempi dell’intelligenza artificiale», dice l’autore. L’opera verrà composta su un libretto originale di Piero Bodrato liberamente ispirato ad alcuni racconti di E.T.A. Hoffmann.
Il primo tassello della residenza ha previsto la composizione dell’operina per voci bianche “I due usignoli”, nata con un intento educativo e anch’essa su libretto di Piero Bodrato tratto, in questo caso, da una celebre favola di Christian Andersen. Incisa lo scorso novembre dall’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna diretta da Salvatore Percacciolo, insieme ai Piccoli Cantori di Torino guidati da Carlo Pavese, l’operina verrà rappresentata nell’autunno del 2024 al Comunale Nouveau. Grazie alla registrazione che è stata realizzata, “I due usignoli” sarà anche a disposizione delle scuole che desidereranno allestirla nei loro spazi. Una specifica collaborazione tra lo storico editore Breitkopf & Härtel, che pubblica in esclusiva la musica di Campogrande, e la casa editrice Lattes permetterà infatti agli istituti scolastici italiani di dotarsi di spartiti, registrazioni ed altro materiale per poter mettere in scena lo spettacolo autonomamente. Una versione dell’operina in lingua tedesca è già in preparazione e vedrà la luce in Germania nei prossimi mesi.