Le Serenate, come altre musiche settecentesche notturne, grazie a Mozart vennero innalzate in una vera sfera artistica ed è proprio in questa dimensione che il Maestro Onofri ha voluto «portare lo spirito delle esecuzioni storicamente informate in un contesto orchestrale moderno, non a scopo di archeologia musicale, bensì come fonte di preziose informazioni per leggere le partiture mozartiane nel modo più suggestivo, eloquente e sfaccettato possibile, con l’obiettivo di mostrarne la complessità emotiva e teatrale, cioè attraverso ciò che amo descrivere come una “esecuzione storicamente ispirata“. Strettamente storiche sono invece le cadenze per il violino solo, tratte da una fonte d’epoca, e le variazioni e gli ornamenti per le ripetizioni, che ho personalmente composto per Isabelle Faust – splendida solista nei movimenti a violino solo della serenata Haffner – e per i vari fiati solisti, seguendo la prassi e il gusto per l’abbellimento ancora largamente diffusi a fine Settecento».
Photo ©Florian Ganslmeier |