(Alessandra Giorda) Un pomeriggio domenicale intenso e godereccio quello trascorso al Piccolo Regio Puccini a Torino in occasione de Pierino e il lupo op. 67 di Sergej Prokof’ev. Onestamente dopo anni trascorsi nei teatri lirici per svariate opere e di tanto in tanto in qualche teatro o sala da concerto, ieri è stata la prima volta che ho presenziato ad una favola sinfonica con voce narrante.
E’ stato semplicemente bellissimo! L’idea di avvicinare i bambini, che si sono divertiti tantissimo, alla musica ed a conoscere parte degli strumenti che compongono un’orchestra con una favola sinfonica è un ottimo progetto. Infatti ogni personaggio è rappresentato da un diverso strumento musicale e una voce narrante coniuga ad arte suoni e immagini. L’uccellino era rappresentato dal fluato, il gatto dal clarinetto, il nonno di Pierino, molto severo, dal fagotto, il lupo dai corni, Pierino, l’eroe della storia, rappresentato da tutti gli archi, poi i cacciatori dai legni, mentre gli spari dei cacciatori dai timpani e dalla grancassa. Tra gli adulti, quanti conoscono gli strumenti che si definiscono archi? (il violino, la viola, il violoncello ed il contrabbasso) Ed i legni? (flauto traverso, l’ottavino, il clarinetto, il sassofono, l’oboe e il fagotto anche se ci sarebbero ulteriori distinzioni).
L’attore marchigiano Matthias Martelli è stato grande come voce recitante catturando l’attenzione dei bambini. Tutti si aspettavano l’inizio della sinfonia in oggetto ed invece sorpresa: sul podio il bravissimo, come sempre, M° Alessandro Palumbo ha iniziato a dirigere l‘Orchestra del Teatro Regio, sempre all’altezza della situazione, con l’Ouverture dell’opera Carmen di Bizet. Una genialata! Genitori e figli attirati dalla favola sinfonica del compositore russo, che fu considerato un talento precoce, e senza sapere hanno avuto una assaggio di un’opera lirica così celebre ben sottolineata da Martelli. Conoscere è il miglior modo per fare le scelte più appropriate per ogni individuo e come sosteneva Socrate “Esiste un solo bene, la conoscenza, ed un solo male, l’ignoranza.” In un pomeriggio due sfaccettature della musica, che taluni definiscono “colta”, alla portata di tutti, così come deve essere.
Spenderei plausi per la dirigenza del Teatro Regio di Torino, per, come definirebbero gli inglesi, questo “educational program for kids”
Recensione del 10 novembre 2024.
Per chi desidera seguire la video intervista che ho realizzato con il M° Alessandro Palumbo può cliccare qui sotto