(Alessandra Giorda) Considerato una delle più interessanti voci sul panorama lirico internazionale, Massimo Cavalletti è dotato di un inconsueto smalto come artista a tutto tondo. Raffinatezza, stile, doti vocali, capacità attoriali, fascino e carisma costituiscono gli ingredienti che sfoggia con estrema disinvoltura sui palcoscenici e un gran numero di fan nel mondo lo adorano.
Desiderato, da anni, dai teatri internazionali più importanti da oriente ad occidente raccoglie plausi dal pubblico, è riverito dai critici musicali e per la prima volta porterà in scena un ruolo pucciniano nella città sua natale.
Per questo debutto a Lucca ha scelto senza ombra di dubbio date e location di grande rilevanza. Vestirà i panni de Il Barone Scarpia, personaggio decisamente crudele e spietato oltre ad essere considerato tra i personaggi più cattivi, nell’opera Tosca di Giacomo Puccini, proprio nella città che ha dato i natali ad entrambi. Il 29 novembre prossimo ricorrono i 100 anni dalla morte del celebre compositore nell’anno che l’artista festeggia 20 anni di carriera.
Tosca, che fa parte di un progetto assai interessante ed itinerante, sarà messa in scena al Teatro del Giglio nelle date del 29 novembre e 1 dicembre con la prestigiosa Orchestra Giovanile Luigi Cherubini che vede sul podio il M° Henry Kennedy e firma la regia Luca Orsini. Per l’occasione un nuovo allestimento del Teatro del Giglio in ricordo di Cristina Pezzoli, coproduzione Teatro del Giglio di Lucca, Teatro Verdi di Pisa, Teatro Alighieri di Ravenna, Teatro Goldoni di Livorno in collaborazione con Teatro Comunale di Modena e Teatro Comunale di Ferrara.
Proprio nel 2024 il baritono toscano procede con vari debutti tra i quali quello di ruolo come Don Carlo di Vargas nell’opera La forza del destino di G. Verdi all’Aalto-Musiktheater a Essen il 9 novembre prossimo. Seguiranno le recite nelle date del 17 e 23 dello stesso mese per ritornare nel 2025 per le recite del 5 febbraio, 2 marzo e 24 aprile.
Cavalletti vive attualmente in Svizzera, ma le radici sono ben radicate nell’amata Lucca e omaggiare il suo conterraneo Giacomo Puccini è primis un piacere per poi sfociare quasi in un dovere. Infatti con profondo sentimento ed emozione ha accettato di essere protagonista il 21 e 22 novembre prossimi nella Messa di Gloria di Giacomo Puccini alla prestigiosa Philharmonie di Essen.
L’ascesa di Massimo Cavalletti nel mondo dell’opera lirica è stata rapida, perchè subito notato per le caratteristiche che lo hanno da sempre reso un artista inconsueto e ammirato in tutte le sue sfaccettature, già ad inizio articolo elencate. Negli anni ha spaziato in un vasto repertorio principalmente da Donizetti a Mascagni, Puccini e Verdi….. Dopo essersi esibito in svariati teatri in Italia ed estero, nel 2007 sbarca in Giappone con il Teatro Donizetti di Bergamo per l’opera Lucia di Lammermoor del compositore che dà il nome al teatro ed è subito successo. Ritorna svariate volte negli anni successivi, ogni volta con teatri importanti, uno per tutti il MET di N.Y. e sempre accresce il numero di fan che lo amano a tal punto da seguirlo ovunque nel mondo. Da poco è rientrato dal Giappone, ma già guarda al 2025 dove ritornerà al New National Theatre per l’opera La Bohème di G. Puccini
Non solo i Teatri giapponesi gli fanno la corte, ma altri quali il già citato Metropolitan Opera di New York, per proseguire con il Teatro alla Scala, la Royal Opera House Covent Garden, La Bastille Opera di Paris, la Staatsoper di Vienna, la Staatsoper di Berlino, l’Opera di Zurigo, il Festival di Salisburgo il Teatro Bolshoi di Mosca…. solo alcuni tra i tanti nel mondo.
Ai critici musicali offre prezioso materiale, durante le recite, per affinare prima udito e vista per poi raggiungere l’apoteosi dando sfogo a recensioni interessanti per i lettori. A seguire quattro scelte tra le moltissime ove ormai il conto si è perso.
“Il suo Figaro ha fatto scalpore, la sua voce è grande e dotata di un timbro risonante, il suo acuto è insolente e il personaggio è pienamente convincente. Era giunto il momento che l’Opéra invitasse questo baritono dalla reputazione già consolidata.” Christian Peter, Forum Opéra – “Il barbiere di Siviglia” alla Paris Opera
“L’avvincente performance del baritono Massimo Cavalletti suggella l’accordo su questo affiatato trio di talenti.” Richard Carter, US Blasting News “Lucia di Lammermoor” al Metropolitan di N.Y
“Massimo Cavalletti ha interpretato magistralmente il ruolo del marito geloso”. Kazachstanskaja Pravda – Falstaff all’ Astana Opera
“Massimo Cavalletti nei panni di Ford si è esibito con la consueta professionalità, confermandosi cantante credibile e attore disinvolto”. Giancarlo Landini, L’Opera su “Falstaff” al Teatro alla Scala.
La sua agenda è ricca d’impegni, ma Massimo Cavalletti ha grandi doti anche dal punto di vista organizzativo e da anni si dedica con successo all’insegnamento. Grazie alla sua oltre ventennale esperienza nel canto lirico, dichiara con grande umiltà, che contraddistingue gli artisti seri, di essere il primo a continuare a studiare, ma la sua consolidata esperienza gli permette di trasmettere ciò che ha imparato e soprattutto ha la sensibilità e la capacità di percepire le necessità di ogni suo allievo e far emerge il meglio da chi si affida a lui.