(Alessandra Giorda -Muscat-Oman) La Stagione 2024/2025 alla Royal Opera House Muscat ha preso il via lo scorso 3 ottobre alla grande.
Un’inaugurazione spettacolare sotto tutti i punti di vista con un’organizzazione della dirigenza ed addetti ai lavori del teatro curata nei minimi particolari, affinchè tutto fosse perfetto come è stato.
Per una serata cool così attesa ed importante dove il messaggio che la dirigenza ha inviato è stato ben chiaro: continuare a costruire ponti culturali con il mondo abbattendo confini e barriere.
La ROHM nel corso di 13 anni di vita, (ricordo fatta erigere per volere di Suà Maestà Sultan Qaboos, il compianto Sultano la cui dipartita è avvenuta il 10 gennaio 2020) ha lasciato un grande vuoto, uomo dalla mentalità aperta con un sogno ed una visione oltre confine), si è imposta nel mondo con determinazione e sicurezza vincendo ogni sfida. La ROHM è guidata dall’uomo giusto nel posto giusto il M° Umberto Fanni, che 10 anni or sono iniziò il suo brillante percorso. Chiamato prima a ricoprire la carica di Direttore Artistico poi in soli 6 mesi gli è stata affidata anche la Direzione Generale. Capace di fare scelte oculate, di guardare al futuro e precorre i tempi, incarna perfettamente quella che era la mentalità di Sultan Qaboos bin Said Al Said che, anche in quel caso, face la scelta giusta puntando sul “cavallo vincente” affidando la ROHM ad Umberto Fanni.
Entriamo ora nel vivo della serata del 3 ottobre scorso.
La già incantevole ROHM è apparsa ancora più sfavillante con i giochi di luce accattivanti ed il tappeto rosso lungo tutta la parte antistante al teatro, dove pubblico ed invitati d’onore hanno percorso prima di accedere nel foyer.
Una produzione spettacolare della NCPA, acronimo della National Center for the Performing Arts di Pechino per la prima volta in assoluto in Oman con il capolavoro verdiano: Un Ballo in Maschera dove la regia porta la firma del genio Hugo De Ana che ha la creatività nel suo DNA.
Sul podio un brillante M° Giampaolo Bisanti che ha diretto in maniera esemplare la preparatissima ed eccellente Orchestra del Teatro Lirico di Cagliari ed il superlativo Coro della NCPA ben istruito dal M°Jiao Miao.
Bisanti nella sua direzione ha dato un’ottima lettura della partitura verdiana, senza nessun gesto spettacolare atto solo ad offrire spunti per fotografi o impressionare il pubblico, semplicemente perché di questi escamotage non ne ha bisogno, sapendo bene il fatto suo ed essendo a svolgere il suo lavoro solo ed esclusivamente in funzione della musica. Un’esecuzione esemplare ed accesa sotto il profilo drammatico.
E’ una delle pochissime volte che posso affermare, a mio modesto parere, che tutto il cast di fama mondiale è stato da encomio, tutti perfetti nei loro ruoli.
Volendo porre l’attenzione sui protagonisti Agnieszka Rehlis, mezzo-soprano, ha portato in scena una Madame Arvidsson- Ulrica di spessore, incisiva, autorevole, empatica con una presenza scenica che non è passata inosservata affrontando molto bene la parte tecnica.
Piotr Beczała, è di Gustavo III- Riccardo, in uno dei più complessi ruoli delle pagine verdiane, ha sfoderato un ottimo timbro tenorile, innamorato ed appassionato sfoggiando un lodevole temperamento scenico.
Elena Stikhina nel ruolo di Amelia, innamorata mette in risalto una voce piena e snocciola una recita non certo parca di carisma. Il soprano russo si è distinta anche per le doti recitative.
Renato è messo in scena da un bravissimo Liao Changyong, baritono, assai apprezzabile sia vocalmente che sotto il profilo attoriale. Si evince uno studio approfondito del personaggio in ogni sfaccettatura. Una recita da plausi.
Enkeleda Kamani, soprano, alias Oscar, il paggio, (unico ruolo verdiano che prevende en travesti) ha saputo dare lustro ad una serata indimenticabile.
Superlativa la regia di Hugo De Ana, costumi da sogno di ottima fattura e curati nei particolari così come la scenografia superba ed imponente dove necessita sottolineare le sempre perfette luci di Vinicio Cheli.
Il cast in toto ha saputo coinvolgere gli spettatori, tra i quali nomi importanti non solo tra gli omaniti, ai quali prima di entrare in sala è stata donata una maschera, oro alle donne e nera agli uomini in modo tale da sentirsi protagonisti de Un Ballo in Maschera. La serata di è conclusa con scroscianti applausi di un pubblico divertito e partecipe. Ogni donna è uscita dal teatro con una splendida e profumata rosa rossa donata ad inizio serata.
Un accenno sull’opera Un Ballo in Maschera
E’ un’opera di Giuseppe Verdi su libretto di Antonio Somma, la cui fonte è il libretto di Eugène Scribe per Daniel Auber Gustave III, ou Le Bal masqué (1833). La trama è tratta da un fatto realmente accaduto: Gustavo III, re di Svezia dal 1771 al 1792, fu ferito da un uomo di corte durante un ballo il 16 marzo, e morì pochi giorni dopo.
Poche opere verdiane ebbero tanti problemi con la censura come Un ballo in maschera. Nel 1859, anno del debutto, per molti era scandaloso un dramma che prevedesse un regicidio, una scena di magia e un amore extraconiugale: per Verdi fu una sfida irrinunciabile.
Nell’opera convivono in equilibrio magistrale il comico e il tragico, la frivolezza del paggio Oscar e la passionalità.
Recensione della prima recita del 3 ottobre 2024
Photo credit: Kalid Al Busaidi
Le dichiarazioni di Umberto Fanni, Lü Jia e Guan Jianbo
Dopo il successo dell’inaugurazione della Stagione 2024/2025 del 3 ottobre scorso, anche per la seconda recita del 5 ottobre la riuscita è stata oltre le aspettative. A seguire le dichiarazione dei tre leaders.
Umberto Fanni, Direttore Generale e Direttore Artistico di ROHM, ha espresso il suo orgoglio per il lancio della stagione:
“È un onore presentare per la prima volta Un Ballo in Maschera di Giuseppe Verdi a Muscat, portato in vita dal China National Center for the Performing Arts come apertura della nostra stagione 2024/25. Questa straordinaria collaborazione tra ROHM e NCPA testimonia il potente ruolo svolto dalle istituzioni culturali nel promuovere la comprensione reciproca attraverso il linguaggio universale dell’arte. Rimarrà una serata memorabile e uno dei momenti salienti della nostra stagione”.
Lü Jia, direttore artistico della musica e direttore musicale dell’Orchestra NCPA, ha aggiunto:
“La musica, simbolo universale di amicizia, ha riunito il pubblico della Royal Opera House Muscat per testimoniare lo straordinario scambio culturale tra le nostre due nazioni. È stato un vero piacere visitare l’Oman per la prima volta e presentare un’indimenticabile rappresentazione di A Musical Night from Cina.”
“La NCPA è orgogliosa di condurre ancora una volta un’altra tournée internazionale con la propria produzione di livello mondiale di un’opera a tutto palco” ha spiegato il Vice Presidente del Centro Nazionale Cinese per le Arti dello Spettacolo, Guan Jianbo “Questo è un risultato di grande significato che dimostra l’influenza di vasta portata della nostra arte e la collaborazione e il legame culturale tra il popolo cinese e quello dell’Oman”.
Photo credit: Kalid Al Busaidi
Grande successo anche per A MUSICAL NIGHT FROM CHINA