«Rompere con il mondo è il desiderio di Alceste, protagonista di questo Misantropo di Molière che rivendica un ideale d’onestà  e purezza di cuore; interpretato in modo magnifico e convincente da Luca Micheletti, che duetta con gli altri personaggi della commedia in una specie di partitura polifonica dalla quale emerge e giganteggia la sua granitica padronanza del mezzo espressivo e la sua capacità di danzare dentro il verso. Diretto magistralmente da Andrée Ruth Shammah, che ne firma una regia moderna e attuale, riconsegnandoci la modernità di questo grande classico che rispecchia il mondo di oggi, con i suoi compromessi e le sue contraddizioni.»
Questa la motivazione del Premio Franco Enriquez come miglior attore protagonista assegnato a Luca Micheletti per la sua interpretazione di Alceste nel Misantropo di Molière, messo in scena al Teatro Franco Parenti di Milano nel 2023 con la regia di Andrée Ruth Shammah e coprodotto con la Fondazione Teatro della Toscana.
Il Centro Studi Franco Enriquez ogni anno riserva il premio, arrivato quest’anno alla sua ventesima edizione, ai personaggi che nel corso della stagione si sono distinti non solo per le qualità artistiche, ma anche per il loro impegno civile, esplorando la condizione umana attraverso il teatro.
Negli anni, sono stati molti gli artisti a cui è stato assegnato il premio che porta il nome del grande regista scomparso quaranta anni fa. Tra questi Umberto Orsini, Lella Costa, Glauco Mauri, Pupi Avati, Sonia Bergamasco, Marco Tullio Giordana.
La premiazione dell’attore, regista e baritono bresciano è prevista per la serata di venerdì 30 agosto presso il Teatro Cortesi di Sirolo di fronte ad una giuria coordinata dal Presidente del Centro Studi M° Paolo Larici e composta da Patrizia Mazzoni e dai Consiglieri del Centro Studi Carla Ceci, Francesco Perozzi, Maria Claudia Maraschioni.
Il celebre drammaturgo francese accompagna la carriera di Luca Micheletti sin dal suo primo e precoce esordio, quando all’età di quattro anni il padre Adolfo, anch’egli teatrante e fondatore della Compagnia teatrale I Guitti, gli assegnò un ruolo nel Malato immaginario. Da allora sono otto i titoli di Molière che ha affrontato, come interprete, traduttore e regista. Proprio con Le furberie di Scapino, infatti, Micheletti debuttò nella regia teatrale, non ancora maggiorenne. Nel 2018, inoltre, esce per i tipi di Falsopiano una raccolta di traduzioni molieriane a sua cura (Molière: traduzioni per la scena).
Tra i prossimi appuntamenti di Luca Micheletti, diverse aperture di stagione e debutti: a settembre è Figaro nelle Nozze di Figaro alla Royal Opera House Covent Garden di Londra; a ottobre firma la regia de L’ultimo viaggio di Sindbad di Silvia Colasanti su testi di Erri De Luca per l’Opera di Roma; a novembre veste i panni di Jago in Otello alla Fenice di Venezia; a dicembre è in tournée come attore riprendendo proprio Il Misantropo per la terza stagione consecutiva; nel 2025 torna alla Scala di Milano interpretando per la prima volta la parte di Ford in Falstaff e debutta al Metropolitan Opera di New York come Marcello nella Bohème di Puccini, nello storico allestimento di Franco Zeffirelli.
ph. Filippo Manzini