Terminata la pausa estiva, le attività della De Sono ricominciano con il concerto in collaborazione con MITO Settembre Musica, nell’ambito di MITO per la Città, rassegna che si affianca alla programmazione principale per coinvolgere anche chi, per varie ragioni o impedimenti, non potrebbe partecipare al festival.
Giunta alla XVI edizione, MITO per la Città «ha il grandissimo merito di portare avanti una proposta trasversale, sia a livello di spazi che di età – come spiegano il Sindaco Stefano Lo Russo e l’Assessora alla Cultura Rosanna Purchia – permettendo alla musica di entrare in contatto con tutte e tutti e contribuendo a rendere la nostra città e il nostro territorio sempre più culla ideale per quella cultura diffusa che acquista ancora più valore se condivisa.»
Nel panorama dei 24 concerti, gratuiti o a prezzi accessibili, che si svolgono in piccoli teatri, chiese e luoghi della cultura disseminati tra le diverse circoscrizioni e alcuni centri della Città Metropolitana, la De Sono è impegnata con il concerto della violoncellista Margherita Succio, previsto domenica 15 settembre alle 11.30, nella suggestiva location del Teatro del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea.
Borsista De Sono per l’anno 2023, Margherita Succio si è diplomata in violoncello al Conservatorio di Alessandria, con 110/110 e lode e menzione speciale e grazie a una borsa di studio della De Sono sta ottenendo il suo secondo Master presso il Conservatorio di Maastricht. Il primo titolo di perfezionamento- il Master of Art in Music Performance Classical – è stato conseguito nel 2022 all’Hochschule der Künste Bern, con la votazione Excellent e la menzione “with distinction”. Durante la sua permanenza all’HKB ha vinto la prestigiosa borsa di studio svizzera ESKAS, ha ricevuto il sostegno della Foundation Boubo Music di Basilea, il Premio Roscini- Padalino e Fondazione Brunello e Federica Cucinelli e il Pirastro Young Artist Prize dell’EMF di Monaco. Svolge un’intensa attività concertistica e si esibisce nelle più prestigiose sale italiane ed europee; ha fondato con Paolo Andreoli e Cesare Pezzi il Trio Antares ed è entrata nell’organico dei Chaarts Chamber Artists di Zurigo. All’attività di interprete affianca il lavoro di ricerca: è tra gli autori della rivista «Quinte Parallele», per la quale ha ideato la rubrica Violoncello In-Audito, e della collana Bach: Concerti Brandeburghesi, edita da Carocci.
Il concerto si apre con due brani commissionati appena nati: Rituale. Cinque Incantazioni di Paolo Catenaccio, che introduce il programma con cinque brevi miniature, e Organum, composizione ancora inedita di Tiziano De Felice.
Completano la prima parte due estratti da Dieci preludi per violoncello solo di Sofia Gubaidulina, una delle compositrici più influenti del nostro tempo, che con i suoi preludi esplora l’aspetto della ricerca, della didattica formale e avanzata, delle possibilità tecniche e timbriche dello strumento.
Si conclude con tre composizioni molto diverse del Novecento, per origine e tipo di sperimentazione: Trois Strophes sur le nom de Sacher di Henri Dutilleux, uno dei numerosi brani commissionati da Rostropovich in occasione dei settant’anni di Paul Sacher; Suite di Gaspar Cassadó, composto sessant’anni prima e una delle prime porte aperte sul repertorio moderno per violoncello solo e Julie-O, tra le opere più note e amate del violoncellista e compositore Mark Summer.