Tutti esauriti i 2.200 posti del Liceu per tutte e cinque le serate. Prossima tournée in novembre all’Opéra Royal De Wallonie di Liegi

File di persone con il biglietto in mano in attesa di vedere lo spettacolo. Tutti esauriti gli oltre 2.200 posti per tutte e cinque le serate della tournée. Ma soprattutto standing ovation del pubblico, che ha applaudito calorosamente la Compagnia diretta da Eleonora Abbagnato, i solisti e il Corpo di Ballo con gli interpreti principali che si sono alternati sul palco nel Lago dei cigni firmato da Benjamin Pech.

 È stato un grande successo il debutto assoluto del Teatro dell’Opera di Roma al Gran Teatre del Liceu di Barcellona, che ha lasciato un segno profondamente positivo, sia per la fondazione capitolina sia per il teatro lirico spagnolo. Una tournée impegnativa, con cinque serate, dal 19 al 23 luglio, e con un titolo imponente come il Lago dei cigni che in questa produzione vede in scena oltre 70 ballerini.

Nei ruoli di Odette/Odile e del Principe Siegfried sono stati applauditi Fumi Kaneko con Vadim Muntagirov (19 e 21 luglio) e poi i primi ballerini dell’Opera di Roma Michele Satriano e Marianna Suriano (20, 22 e 23 luglio), lei nominata appena un mese fa sul palcoscenico del Costanzi proprio in questo balletto; insieme a loro le étoiles Rebecca Bianchi (20 e 22 luglio) e Alessandra Amato (19 e 21 luglio) interpreti della danza russa e Alessio Rezza (19 e 21 luglio), che si è alternato con il solista Mattia Tortora (20, 22 e 23 luglio) nel ruolo di Benno. Ma il successo è stato collettivo: dei danzatori, dell’Orquesta del Gran Teatre del Liceu diretta da Koen Kessels nella musica di Čajkovskij, del coreografo Benjamin Pech che ha firmato questa originale rilettura del grande classico del repertorio, delle maestranze impegnate per mettere in scena l’elegante allestimento del Teatro dell’Opera di Roma firmato Aldo Buti (scene e costumi) e Vinicio Cheli (luci).

Ottima anche l’accoglienza della stampa spagnola. Scrive Maricel Chavarría su ‘La Vanguardia’: «Quella di ieri è stata una di quelle rare occasioni per affermare che lo stesso standard che si dà a una Traviata deve essere dato a un Lago dei Cigni». O ancora Laia Carpio su ‘Diari de Barcelona’: «Immaginate il concetto di bellezza più classico. La Venere di Botticelli, la Cappella Sistina … È una perfezione che giace dormiente, un concetto intangibile che sboccia da dentro come un fiore. Questa sensazione è stata condivisa da tutti gli spettatori del Gran Teatre del Liceu durante l’interpretazione di questo spettacolo».

«Questo successo – dice il sovrintendente Francesco Giambrone – è la conferma di quanto sia giusto e importante che un teatro investa sulla danza, così come l’Opera di Roma sta facendo e continuerà a fare. Essere presenti nella stagione di una grande istituzione internazionale e ottenere un successo così straordinario conferma il livello di eccellenza raggiunto negli anni grazie al prezioso lavoro di Eleonora Abbagnato e all’impegno di tutti. È stato un anno molto significativo per il nostro Corpo di Ballo, e siamo pronti per le nuove e importanti sfide che ci aspettano».

In novembre la compagnia è attesa per il debutto a Liegi: con Giselle di Carla Fracci, in scena dal 14 al 17 novembre all’Opéra Royal de Wallonie, si concludono le tournée internazionali della fondazione capitolina di questo 2024.