Venerdì 3 maggio alle 20.30 (turno A), per la Stagione lirica e di balletto 2024 del Teatro Lirico di Cagliari, va in scena il terzo appuntamento con l’opera: L’Italiana in Algeri, dramma giocoso in due atti su libretto di Angelo Anelli e musica di Gioachino Rossini (Pesaro, 1792 – Parigi, 1868), uno dei capolavori buffi più popolari e amati che ritorna a Cagliari dopo ventisette anni (l’ultima edizione risale al 1997).

L’allestimento, del 2009, ripreso poi nel 2013 e nel 2018-2019, arriva dal Teatro Regio di Torino, ed è firmato, per la regia, da Vittorio Borrelli (Torino, 1959), acuto interprete soprattutto del Cigno di Pesaro, il compositore che più ha diretto durante la sua carriera, al suo debutto a Cagliari, per le scene da Claudia Boasso, per i costumi da Santuzza Calì, ripresi da Paola Tosti, e per le luci da Andrea Anfossi, riprese da Vladi Spigarolo.

La direzione musicale è affidata a Massimo Zanetti (Bari, 1962), apprezzata ed ormai abituale presenza nelle stagioni cagliaritane (Carmen, 2018 – concerti, 2019-2020), a cui spetta il compito di dirigere l’Orchestra e il Coro (maschile) del Teatro Lirico di Cagliari nel capolavoro del geniale compositore marchigiano. La maestra del coro è Mirca Rosciani, al suo debutto a Cagliari e in sostituzione di Giovanni Andreoli impegnato a dirigere i concerti del Coro femminile, mentre il maestro al cembalo è Francesco Massimi. L’edizione dell’opera eseguita è quella critica della Fondazione Rossini di Pesaro, a cura di Azio Corghi, in collaborazione con Universal Music Publishing Ricordi s.r.l., Milano.

Il cast vede, quali raffinati ed espressivi protagonisti che si alternano nelle recite: Fabrizio Beggi (3-5-8-10-12)/Alessandro Abis (4-7-9-10-11) (Mustafà), Chiara Notarnicola (Elvira), Alessandra Della Croce (Zulma), Alberto Petricca (Haly), Antonino Siragusa (3-5-8-10-12)/Chuan Wang (4-7-9-10-11) (Lindoro), Teresa Iervolino (3-5-8-10-12)/Anna-Doris Capitelli (4-7-9-10-11) (Isabella), Bruno Taddìa (3-5-8-10-12)/Vincenzo Taormina (4-7-9-10-11) (Taddeo).

Se la manciata di giorni che Gioachino Rossini, poco più che ventenne, impiegò per comporre L’Italiana in Algeri è forse una leggenda teatrale, certo è che il ritmo vivacissimo della musica che scandisce e sottolinea le divertenti trovate drammaturgiche, insieme alla modernità del tema, fece subito entrare l’opera nel mito. Quasi certamente tratta da una storia vera, l’opera è un concentrato di vitalità, un gioioso ingranaggio musicale.

Il Bey Mustafà è stanco della moglie Elvira e vorrebbe ripudiarla dandola in sposa allo schiavo Lindoro: vuole prendere nel suo harem una donna italiana piena di carattere, e chi meglio dell’affascinante Isabella, appena naufragata sulle coste algerine? Ma il carattere vivace della donna, in realtà fidanzata di Lindoro, è davvero forte e indipendente, e Isabella saprà prendere per il naso tutti i suoi spasimanti in un gioco degli equivoci in cui alla fine trionfano l’intelligenza femminile e la fedeltà coniugale.

Un ammiratore d’eccezione come Stendhal definì il dramma giocoso «una follia organizzata e completa: la perfezione del genere buffo», e infatti il suo successo è ininterrotto dal 22 maggio 1813 a oggi: dal suo debutto, al Teatro San Benedetto di Venezia, l’opera non è mai uscita dal repertorio ed è oggi uno dei titoli rossiniani più rappresentati al mondo.

L’opera, della durata complessiva di 2 ore e 40 minuti circa compreso l’intervallo, viene rappresentata ovviamente in lingua italiana e il pubblico, come ormai tradizione al Teatro Lirico di Cagliari, ha anche l’ausilio dei sopratitoli che, scorrendo sull’arco scenico del boccascena, favoriscono la comprensione del libretto.

L’Italiana in Algeri viene replicata: sabato 4 maggio alle 19 (turno G); domenica 5 maggio alle 17 (turno D); mercoledì 8 maggio alle 20.30 (turno B); giovedì 9 maggio alle 19 (turno F); venerdì 10 maggio alle 20.30 (turno C); sabato 11 maggio alle 17 (turno I); domenica 12 maggio alle 17 (turno E).

Le recite per le scuole che prevedono l’esecuzione in forma ridotta dell’opera della durata complessiva di 60 minuti circa, sono: martedì 7 maggio alle 11 e venerdì 10 maggio alle 11. Nel ruolo di narratore si esibisce l’attore cagliaritano Simeone Latini.

Da sottolineare la possibilità di acquistare da martedì 6 febbraio 2024 i biglietti per tutti gli spettacoli della Stagione lirica e di balletto; lo stesso servizio è possibile anche online attraverso il circuito di prevendita www.vivaticket.it.

I posti in teatro sono identificati, come sempre, per ordine (platea, prima e seconda loggia) e per settore (giallo, rosso e blu). Ad ogni settore corrisponde un prezzo, secondo il diverso valore dei posti.

Prezzi biglietti: platea da € 75,00 a € 50,00 (settore giallo), da € 60,00 a € 40,00 (settore rosso), da € 50,00 a € 30,00 (settore blu); I loggia da € 55,00 a € 40,00 (settore giallo), da € 45,00 a € 30,00 (settore rosso), da € 40,00 a € 25,00 (settore blu); II loggia da € 35,00 a € 25,00 (settore giallo), da € 25,00 a € 20,00 (settore rosso), da € 20,00 a € 15,00 (settore blu).

Ai giovani under 35 ed ai disabili sono applicate riduzioni del 50% sull’acquisto di abbonamenti e biglietti. Ulteriori agevolazioni sono previste per gruppi organizzati.

Il Teatro Lirico di Cagliari continua ad offrire la possibilità, al variegato e multiforme pubblico di giovani e giovanissimi studenti di tutte le scuole sarde di qualsiasi ordine e grado, di avvicinarsi ancora una volta o, in alcuni casi, per la prima volta all’affascinante mondo del teatro musicale a condizioni davvero vantaggiose ed agevolate.

Anche in occasione di questo spettacolo, sono a disposizione biglietti, al prezzo promozionale di € 5, per tutte le scuole della Sardegna, compresi i conservatori e le università.

La Biglietteria del Teatro Lirico è aperta lunedì, martedì, giovedì, venerdì e sabato dalle 9 alle 13, mercoledì dalle 16 alle 20 e, nei giorni di spettacolo, anche da due ore prima dell’inizio.