Ph Simone Falcetta
«Condivido la scelta e l’orgoglio del Teatro Regio di Torino che, nell’anno del centenario della morte di Puccini che si sta celebrando in tutti i teatri d’opera del mondo, ha voluto essere tra i pochi (e l’unico in Italia) a mettere in scena la sua opera d’esordio – Le Villi – che, fin dalla prima rappresentazione al Teatro Dal Verme di Milano nel 1884, aveva messo in evidenza la capacità del giovane compositore di creare melodie ammalianti e pagine sinfoniche straordinariamente moderne. L’opera, già bocciata al concorso di Casa Sonzogno (la storia è nota, fatta di manovre editoriali che alla fine portarono il giovane Puccini nella scuderia Ricordi), piacque al pubblico milanese del Dal Verme eppure il compositore volle rimaneggiarla all’indomani della prima: questa seconda versione in due atti dell’opera debuttò con un nuovo trionfo nel dicembre dello stesso anno proprio al Regio di Torino. E questa versione, a distanza di centoquaranta anni, ci apprestiamo a portare in scena in una nuova produzione firmata da Pier Francesco Maestrini. Sono felice di tornare a distanza di pochi mesi a dirigere l’ottima Orchestra e il Coro del Regio, quest’ultimo istruito da Ulisse Trabacchin.
|