(Alessandra Giorda-Torino) Senza ombra di dubbio i primi film western erano brevissimi, muti e facevano furore sul grande schermo: Ottimo fu lo spunto per Puccini che pensò di trasferire una di quelle storie nell’opera lirica.  Nacque così La fanciulla del West, un’opera del tutto originale, sia per il soggetto sia per lo stile musicale che fu rappresentata per la prima volta il 10 dicembre del 1910 al Metropolitan di New York.
In occasione del centenario della morte di Puccini il Teatro Regio di Torino mette in scena quest’opera poco rappresentata, un vero peccato perchè molto interessante sotto il profilo della vicenda e quello musicale.
Di grande interesse la regia dell’argentina Valentina Carrasco che, con un accattivante taglio cinematografico, porta uno spaccato di cinema nell’opera lirica.
 Jennifer Rowley nel ruolo di di Minnie svolge una recita assai al di sotto delle aspettative. Apprezzabile sotto il profilo attoriale, ma con grosse difficoltà negli acuti e spesso la voce poco si udiva, non certo aiutata dalla prestigiosa bacchetta del M° Ivan Ciampa che, in quest’opera, ha forzato la preparatissima Orchestra del Teatro Regio portandola a suonare forse troppo forte. Senza ombra di dubbio il soprano statunitense svolgerà le prossime recite come ci si aspetta da lei.
Roberto Aronica, tenore, è un prestigioso Dick Johnson che mi è piaciuto moltissimo sotto tutti i profili da quello vocale e attoriale con una presenza scenica notevole.Â
Gabriele Viviani, voce baritonale sempre interessante, ha svolto una buona recita.
Si spendono complimenti  Carles Berga e Peter van Praet che firmano le scene ed i costumi di Silvia Aymonino sono molto apprezzati.
A completare il cast plausi a Jake Wallace di Gustavo Castillo e  Filippo Morace nel ruolo di Sonora,  Francesco Pittari è Nick, Paolo Battaglia è Ashby, Cristiano Olivieri alias Trin, Eduardo MartÃnez alias Sid, Alessio Verna è Bello e Harry, Enrico Maria Piazza nel ruolo di Joe, Giuseppe Esposito è Happy, Tyler Zimmerman è Larkens, Ksenia Chubunova è Wowkle, Adriano Gramigni è José Castro e Alejandro Escobar è Un postiglione.
Le recite sono fino al 2 aprile prossimo.
Premiére del 22 marzo 2024