(Alessandra Giorda- Genova) Dopo il grande successo dell’opera Madama Butterfly di Giacomo Puccini, nell’anno che ricorre il centenario della sua morte, 12 mila spettatori in sole 6 recite, è la volta dell’opera Idomeneo, re di Creta di W. A. Mozart, per la prima volta in assoluto rappresentata a Genova.
Sotto la guida salda del Sovrintendente Claudio Orazi, uomo dotato di estrema intelligenza, lungimiranza, competenza e passione, il Teatro Carlo Felice rappresenta un’eccellenza tra i teatri nazionali ed internazionali. Parole di lode si spendono anche per Pierangelo Conte, Direttore Artistico, anch’egli l’uomo giusto al posto giusto dotato di encomiabile professionalità, capace sempre di fare le scelte corrette per offrire al pubblico un cast, in ogni rappresentazione, di tutto rispetto.
Di forte impatto l’allestimento firmato da Matthias Hartmann e sul podio l’esperta bacchetta del M° Riccardo Minasi. Si sottolinea la raffinata prestazione del Coro diretto da Claudio Marino Moretti e la bravura dell’Orchestra del Teatro Carlo Felice.
Spettacolari e professionalmente senza alcuna sbavatura i ballerini del Balletto Fondazione Formazione Danza e Spettacolo “For Dance” ETS, che si sono imposti con grande eleganza sul prestigioso palcoscenico del teatro.
Un cast da plausi in toto da Antonio Poli, Idomeneo, che porta in scena ruolo non facile con sicurezza e mettendo ben in luce tutte le sfaccettature della sua voce densa di bel colore e capace di affrontare con determinazione tutte le difficoltà della partitura.
La genovese Benedetta Torre, al debutto nel ruolo di Ilia, cesella ogni minimo particolare con raffinatezza e maestria sia dal punto di vista vocale che attoriale. Plausi senza riserve per Idamante di Cecilia Molinari che risulta essere semplicemente eccezionale.
Lenneke Ruiten è accattivante nel ruolo di Elettra, un personaggio unico in tutto il teatro mozartiano. Pregevole sotto ogni punto di vista con una presenza scenica da lode. Evidenzia egregiamente la veemenza per la passione amorosa non corrisposta, facendo fronte molto bene ad un virtuosismo vocale pregevole, che come si sa nella scrittura del genio salisburghese preannuncia quello della Regina della Notte nell’opera il Flauto magico.
Ugo Guagliardo nel ruolo di Nettuno è tonante. Giorgio Misseri, nell’apprezzato ruolo di Arbace, è capace di far fronte ai virtuosismi non certo facili.
Molto ben riconosciuti dal pubblico, a completare il cast, il Gran Sacerdote di Blagoj Nacoski, le Due cretesi di Lucia Nicotra e Maria Letizia Poltini e i Due troiani di Damiano Profumo e Franco Rios Castro.
Dopo il successo della Première del 16 febbraio scorso anche per la seconda recita svariati minuti di applausi da parte degli spettatori soddisfatti, variegati in età e provenienza geografica, per un teatro pienissimo.
Recita del 18/02/2024