Considerato “artificioso” e considerato come un “capolavoro”, Die Zauberflöte affascina ancora oggi. Colorature vertiginose, ensemble buffo e bellissime arie si uniscono nella partitura più complessa di Mozart: è incentrata su una storia d’amore disseminata di ostacoli: Tamino deve superare una serie di prove prima di essere accettato nella confraternita della saggezza di Sarastro. Solo allora potrà sposare la sua amata Pamina, tenuta prigioniera da Sarastro… La produzione di Ted Huffmann mette in luce non solo le sfide che la giovane coppia deve affrontare, ma anche le tensioni che una relazione a lungo termine può comportare. La sua estetica sottile, quasi sonnambula, rende ancora più evidente la misteriosa bellezza della musica di Mozart.
In scena fino al 24 febbraio prossimo.