San Francisco (USA) ha accolto il chitarrista, compositore ed etnomusicologo italiano Paolo Angeli. Lo farà oggi, 26 gennaio, al SFJAZZ Center con un concerto. Quella di San Francisco è la prima tappa del nuovo tour internazionale di Paolo Angeli, un progetto triennale di concerti che lo vedrà tornare negli Stati Uniti più volte e che si estenderà in Sud America, Asia e Canada. Alla base dei live ci sarà un pot-pourri dei suoi ultimi quattro album da solista.
Il tour americano – sostenuto in questa prima fase dall’IIC di San Francisco – si aprirà con un doppio set a San Francisco oggi, 26 gennaio, per proseguire a Portland al Jack London Revue (domani, 27 gennaio) e Seattle, per Abbey Arts (dopodomani, 28 gennaio). “Tra il 2019 e il 2023 ho dedicato gran parte delle mie energie alla produzione in studio. Dopo 22.22 Free Radiohead, c’è stato il trittico Jar’a, Rade e Níjar (senza dimenticare il live con Iosonouncane Jalitah). È stato un crescendo che ha posto all’attenzione della critica un percorso dialettico che ha trovatoriconoscimenti importanti. Ora sento la necessità di condividere le musiche degli ultimi 4 album da solista – e dei lavori precedenti- dal vivo, concentrandomi su una dimensione internazionale”.
Angeli sarà nuovamente negli States in maggio e in ottobre.
“Da sempre la mia dimensione più congeniale è la dimensione live. Mi permette di esplorare il materiale composto donandogli una prospettiva tridimensionale attraverso l’improvvisazione. Mi gratifica che, nonostante la difficoltà che il mondo sta attraversando in questo momento storico, la musica costituisca ancora un veicolo di pace e condivisione tra popoli di diverse latitudini”, ha spiegato Angeli.
La musica di Paolo Angeli è sospesa tra popolare e contemporaneo, tra pulsazioni balcaniche, arcate mediorientali, adagi desert nord africani, citazioni di Rebetiko e memorie delle avanguardie storiche.
“Considero la mia chitarra come una compagnia di viaggio inseparabile. Trovo estremamente stimolante confrontarmi dopo quasi 30 anni, con un nuovo modello che amplia le potenzialità espressive del mio strumento e che vede l’elaborazione di nuovi prototipi: si tratta di un vero e proprio dialogo tra me e la necessità di ampliare la tavolozza di colori della chitarra. Può sembrare assurdo ma quando mi si chiede che strumento suoni non ho dubbi sulla risposta: la chitarra”, ha detto infine Paolo Angeli.
Il tour in USA, anticipa una serie di concerti che Angeli svolgerà anche in Italia tra febbraio e marzo. (aise)
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